martedì 20 novembre 2012

Un pò di teoria:la cascata di grassi (seconda parte)

Nella prima parte ho definito gli aspetti più generali della cascata di grassi, ora andiamo più nel dettaglio.
Nella cascata di grassi è molto importante la scelta degli olii e capire come essi si comportano. Quindi, dobbiamo tener conto dei seguenti aspetti:
Olii leggeri: si assorbono subito ma tendono a tornare in superficie e rendono la pelle untuosa.
Olli medii: ungono ma si assorbono.
Burri: Se li aumento avrò una crema più ricca ma che si asciuga presto (se non eccediamo con gli altri grassi). Se li diminuisco avrò una crema più leggera ma la pelle rimarrà unta più a lungo. Inoltre dobbiamo tener conto del fatto che più sono morbidi più sono untuosi.
Cere: Mantiene la pelle meno lucida, più asciutta ma meno idratata. Tra le cere consideriamo anche gli emulsionanti cerosi come il cetil palmitato. Sono considerate quando si formula una cascata ma non conteggiate nella percentuale totale dei grassi.
Nella scelta degli olii è importante conoscere quelli con maggior effetto setoso come per esempio ethylhexyl stearate e li possiamo individuare solo provandoli su noi stessi. Come detto in precedenza Lola consiglia di provarli sull'avambraccio.
Quando si creano creme per il viso, dobbiamo tener conto del tipo di pelle evitando innanzitutto olii comedogeni come l'olio di mandorle, non eccedere con i burri (se la pelle è mista 1 % di burri è più che sufficiente mentre se è matura tenersi intorno al 2-3 %). Per pelli grasse usare pochi olii, poche gomme, pochi idratanti oltre che inserire attivi specifici opacizzanti. Invece, se la crema è per pelli secche alzare la percentuale di glicerina, usare la xantana almeno allo 0,3 %, emulsionanti cerosi ma evitare le cere d'api.
Quando formuliamo una crema la cascata di grassi non è l'unico aspetto che dobbiamo considerare, infatti anche la xantana e la glicerina influenzano l'asciugabilità della crema. La prima permette un effetto confortevole perchè trattiene a lungo l'umidità, infatti se utilizzassimo solo tinovis o carbomer la pelle si seccherebbe prima. La percentuale ideale è tra lo 0,2 % e lo 0,5 %. Se al contrario volessimo una crema che non faccia sudare dobbiamo eliminarla o ridurla al minimo. La glicerina, invece, non deve superare il 5 % altrimenti avremo un eccesso d'untuosità. Una percentuale maggiore è utile solo per effetti strong su gambe secche o sulle mani provate dal freddo. 
Infine teniamo conto che spesso un saggio uso degli attivi (sodio lattato, l'umectol vegetale ecc.) può essere molto più idratante che una cascata con alte percentuali di grasso.

sabato 17 novembre 2012

Un pò di teoria: la cascata di grassi (prima parte)

Cosa si intende per cascata di grassi? Distribuire la percentuale di grassi (quindi olii, burri e cere) in modo tale che la crema abbia una buona spalmabilità e setosità nonchè per evitare una scia bianca eccessiva (anche se poi vedremo che non dipende solo dai grassi).
Per poter  formulare una crema bisogna prima definire che crema vogliamo realizzare, cioè se la vogliamo per il viso o per il corpo, se deve avere una formulazione leggera o ricca, se è una crema da massaggio, quindi deve durare più a lungo sulla pelle, o se vogliamo che asciughi in fretta.

Per far ciò dobbiamo intervenire su tre paramentri:
  • percentuali mi dice quanto è grassa la crema
  • la scelta  mi dice come si spalmerà
  • la distribuzione imprime il carattere al prodotto.
Lola fornisce queste percentuali:
CREME VISO:
3-4 % oil free
5-8 % per pelli grasse
10 % pelli miste
15 % per pelli secche

CREME CORPO:
10-15 % creme molto leggere
20 % creme medie
20-25 % creme molto idratanti

Per quanto riguarda la scelta ci vuole molta conoscenza delle caratteristiche dei grassi quale densità, splalmabilità e, secondo lola, il metodo migliore è provare gli olii sull'avambraccio e confrontarli tra loro. Poi, se volete conoscere dei parametri più tecnici rimando a questo link. http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?t=6883&mforum=lola
In generale gli olii si dividono in leggerissimi, leggeri, medi e pesanti. I burri e le cere  invece si differenziano per punto di fusione e durezza.
Per quanto riguarda la distribuzione è necessario inserire almeno un rappresentante per tipologia. Bisogna poi scegliere il rappresentante che darà carattere alla crema e metterlo in maggiore quantità (per far ciò e necessario conoscere i diversi tipi di olii) e distribuire le restanti categorie secondo una curva gaussiana asimmetrica. Littlefive ha tradotto in termini più comprensibili cosa si intende per curva gaussiana, lei la paragona ad una scala dove in alto ci sarà l'olio di picco, cioè l'olio che darà carattere alla crema, sugli scalini gli altri rappresentanti. Mi spiego meglio: se voglio creare una crema media sceglierò un olio medio, che avrà la percentuale  maggiore, poi da una parte della scala avrò gli olii leggeri e leggerissimi, che diminuirò gradualmente, dall'altra parte della scala avremo gli oli pesanti che diminuirò sempre rispetto all'olio di picco.
è consigliabile mettere più rappresentanti della stessa categoria per evitare che ci sia troppo stacco tra uno scalino e l'altro.
Queste informazioni non sono altro che una sintesi di questo post dell'Angolo di lola http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=27&t=4322